...il gusto e lo stile del caffè
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Confraternita del GNOCCO D'ORO
Confraternita del GNOCCO D'ORO
Scheda del libro
MIGLIOR GNOCCO 2013
Articolo sul Corriere della Sera

Quando entrate all’Oronero Cafè non potete avere dubbi sulla specialità della casa, perché il gnocco fa bella mostra di sé sopra la pasticceria: caldo, fumante, leggero e ammiccante. Sette giorni su sette, 364 giorni l’anno. Ma la cosa davvero straordinaria – quasi più del suo inconfondibile sapore – è che fra questi muri sono più di 100 anni che l’odore di questa specialità accompagna le colazioni dei maranellesi.

Dalla locanda “dal Cavciol” dove, nei primi anni del ‘900, era consuetudine fare colazione prima di iniziare la salita verso la montagna – prima con le diligenze a cavallo poi con le prime corriere – alla locanda “del Ponte” a quella denominata “Corona”. Passano gli anni e mutano i nomi del locale – così come cambiano le cuoche in cucina - ma l’arte del gnocco fritto non smette mai di crescere. Memorabile dev’essere stato quel 22 aprile del 1945 quando le truppe americane entrarono in paese: immagino che, dopo la gioia per questo visibile segnale di liberazione, i maranellesi abbiano offerto un buon bicchiere di lambrusco ed un pezzo di gnocco a quei giovani soldati. E sono certo che la loro sorpresa, per il gusto di quella strana specialità sconosciuta, sia stata la stessa che ancora oggi provano i numerosi stranieri – turisti attirati dalla storia e dal fascino Ferrari - che entrano nel nostro locale. Ogni volta indicano il cestino che lo contiene e chiedono cos’è quello strano oggetto così gonfio e invitante. Ma come spiegare a chi non l’ha mai sentito cos’è il gnocco fritto? La migliore risposta è farglielo assaggiare: posso assicurare che, tutti quelli che si lasciano convincere, ne prendono poi un secondo pezzo, magari con una bella fetta di prosciutto ad accompagnare il loro viaggio nella scoperta del vero sapore emiliano.

In effetti, osservando da dietro il bancone, si capisce subito che il gnocco è parte di tutte quelle persone cresciute nella nostra provincia: perché basta vedere la luce negli occhi di chi è in attesa, davanti alla pasticceria, dell’arrivo del cestino con i pezzi appena fatti. Il piacere che i nostri clienti trasmettono – con i gesti e le parole – ogni volta che ne riassaporano una fetta. C’è chi lo gusta in piedi, velocemente, accompagnandolo con un caffè, chi invece si prende il tempo necessario per sedersi e per intingerlo per bene nella schiuma del cappuccino o nel latte, come fosse a casa propria. Perché forse è proprio questo il suo vero significato: il ricordo delle colazioni di casa, con il gnocco del giorno prima da sbriciolare nel latte o nel caffè. Il bello è che ancora oggi questa tradizione resiste – almeno nel nostro locale – e non solo per le persone che hanno superato i quaranta.

Oronero Cafè - Sweet life